IL GRUPPO DI LAVORO

AVO Piemonte, 25 maggio, h 10 – 16

A cura di M. BuzzattiM. Angheleddu

Tema: fare gruppo – il gruppo di lavoro

Destinatari: Presidenti e Consiglieri Avo Piemonte

Programma

Ore 10: introduzione della giornata e breve dinamica di gruppo di coesione
Ore 10.30: cenni di teoria “Il gruppo di lavoro”
Ore 11.30: pausa
Ore 11.45: segue
Ore 12.15: domande e discussione

Ore 13 – 14: pausa pranzo

Ore 14: lavoro esperienziale in piccoli gruppi
Ore 15.30: discussione in plenaria
Ore 16: conclusioni

La proposta di formazione è pensata per essere svolta in due giornate, intese come un continuum.

Il tema generale che è stato trattato nella prima giornata è stato “il gruppo di lavoro” intendendo con tale titolo cosa significa fare gruppo e come si fa gruppo, tema che sarà ripreso anche nella seconda giornata prevista a novembre.

L’incontro aveva l’obiettivo di affrontare le caratteristiche di base di un gruppo di lavoro partendo dai gruppi attualmente esistenti nell’AVO Piemonte, che presentano componenti anche molto diverse per competenze, esperienze, metodologia di lavoro, esigenze specifiche, ma che sono accomunate dalla medesima adesione ideale e dallo stesso afflato al perseguimento dell’obiettivo di buon funzionamento dell’AVO Piemonte volto al servizio accanto al malato.

I temi di interesse sul gruppo spaziavano

  • dall’aggregazione, appartenenza e cooperazione alla organizzazione, ruoli e mansioni,
  • dallo scambio e dialogo alle dinamiche di gruppo,
  • dalla valorizzazione delle differenze al conseguimento efficiente degli obiettivi,
  • dalla motivazione e passione alla frustrazione e abbandono,
  • dalla pianificazione strategica al ricambio generazionale.

Data la vastità degli argomenti, si è deciso di iniziare il lavoro di formazione partendo dall’ambito della cooperazione, appartenenza e aggregazione. Questo in considerazione di alcuni aspetti caratterizzanti l’Avo Piemonte, quali da un lato il nuovo esecutivo e il nuovo mandato, che rimanda appunto ad una necessità di ri-organizzazione, dall’altro l’aspetto di “lontananza” territoriale dei singoli componenti del “gruppo Avo Piemonte” che necessita di trovare una propria strada verso la coesione.

La definizione di gruppo e le dinamiche cooperative nel gruppo sono stati gli argomenti che hanno permesso di lavorare anche sugli aspetti che riguardano i ruoli, l’organizzazione, il metodo di lavoro, che saranno poi ripresi nel dettaglio nella seconda giornata.

La prima parte della formazione è stata l’occasione per riprendere alcuni concetti base della teoria del gruppo:

  • Varie definizioni di gruppo
  • Il gruppo come sistema e come processo dinamico e interattivo
  • Il gruppo e i suoi componenti, costituzione di un gruppo
  • Bisogni e obiettivi
  • Membership, groupship e leadership (cenni)
  • Alcuni modelli di gruppo e “dinamiche”
  • Realtà formale e informale nei gruppi, aspetti noti e non noti nel gruppo
  • Lavorare in gruppo: fattori di funzionamento (obiettivo, ruoli, metodo, interazione, clima, integrazione)

La seconda parte della giornata si è svolta in piccoli gruppi di lavoro, in cui i partecipanti hanno sperimentato attraverso un “gioco” la cooperazione e l’interazione attraverso lo svolgimento di un compito.

La discussione in plenaria è servita per mettere in comune le proprie esperienze partendo da situazioni di ampio respiro, non necessariamente focalizzate sulla realtà locale di ciascuna Avo regionale. Questo ha favorito l’integrazione e la discussione mettendo in luce gli aspetti comuni, di lavoro sul territorio e all’interno di una grande organizzazione partendo da un’esperienza comune appena sperimentata .

Non da ultimo ha favorito il dialogo e lo scambio tra gli associati, nonostante le differenze e la poca conoscenza reciproca, anzi forse proprio grazie alle differenze e naturalmente alla grande disponibilità di ciascuno. La formazione ha costituito un’occasione di progresso nell’acquisizione di competenze per svolgere meglio il proprio servizio anche affrontando aspetti organizzativi che costituiscono lo strumento attraverso cui far funzionare l’associazione e sicuramente ha rappresentato un arricchimento umano.